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Oggi, 8 marzo, si celebra la Giornata Internazionale della Donna, istituita per ricordare il ruolo delle donne e le lotte per le conquiste sociali, culturali, economiche e politiche che affrontano quotidianamente.

In questa Giornata il nostro pensiero va alle donne che in tutto il mondo lottano per una vita ed un lavoro dignitoso, alle tante donne che stanno vivendo la violenza dei conflitti e a quelle che stanno soffrendo per la siccità che uccide di fame i loro figli. 

In particolare ci fa piacere condividere il messaggio ricevuto dall’organizzazione RAWA  tramite CISDA come partecipanti alla  campagna #StandUpWithAfghanWomen!, che raccolta  il loro punto di vista sullo stato di oppressione delle donne in Afghanistan, e riafferma il loro impegno di resistenza contro il fondamentalismo e l’oppressione.  

Buona lettura e auguri a tutte le donne!

L’8 marzo chiama le donne di tutto il mondo a lottare con determinazione contro i regimi dittatoriali misogini, religiosi o meno, che calpestano i loro
diritti. Negli ultimi quattro decenni la condizione delle donne afghane è stata terribilmente dolorosa. I nostri regimi mercenari parlavano di parità di genere
mentre le donne del nostro paese hanno visto solo guerra, violenza, povertà, lacrime e mancanza di case. Le donne afghane sono state private dei loro
diritti fondamentali all’istruzione e al lavoro e il loro paese è diventato una prigione.
Dopo 20 lunghi anni di presenza nel nostro paese, USA e NATO hanno tradito il nostro popolo e consegnato l'Afghanistan ai loro burattini talebani; da quel
momento tutti i cosiddetti “successi” sono scomparsi in un batter d’occhio e da allora il nostro popolo assiste a una crisi senza precedenti.
Gli USA hanno occupato il nostro paese con il pretesto dei “diritti” e della “libertà” delle donne e per combattere i terroristi talebani e Al-Qaeda, ma oggi
l’Afghanistan si trova in condizioni più disastrose rispetto al 2001; è stretto nella morsa del terrorismo, della barbarie, della mafia della droga, con
ingerenze straniere, un’economia al collasso, povertà e disoccupazione. La condizione delle donne afghane, incatenate dalle imposizioni del fascismo
talebano, non è mai stata così tragica.
La cosiddetta “amnistia generale” dei talebani continua, e in tutto il paese centinaia di persone vengono uccise con metodi medievali quali lapidazione,
flagellazione, impiccagione in pubblico, torture e barbarie di ogni genere. Tutto questo è taciuto dalla maggior parte dei media mondiali.
Per ottenere il sostegno economico e diplomatico internazionale, i talebani cercano di dare l’impressione di essere cambiati, ma gli spargimenti di sangue,
i suicidi, le esplosioni e le brutalità continuano. Aspettarsi che la natura dei talebani cambi significa ingannare se stessi. E’ stupidità! Assistiamo
quotidianamente al loro orribile attacco nei confronti di donne, libertà individuali, istruzione, scienza, arte, media, minoranze religiose ed etniche ecc.
Ciò che è accaduto in Afghanistan negli ultimi quattro decenni ci dimostra che se da un lato l’America e l’Occidente fingono di opporsi ai talebani, dall’ altro
continuano ad avere con loro rapporti amichevoli (versando loro almeno 40 milioni di dollari ogni settimana!) e relazioni diplomatiche; in questo modo
sacrificano ancora una volta il popolo afghano per portare avanti la loro competizione internazionale per il controllo della regione.
I governi di Stati Uniti, Inghilterra e Francia a Pakistan, Cina, Russia, Iran, Arabia Saudita, India, Turchia, Qatar ecc., versano lacrime di coccodrillo
davanti ai media parlando della situazione disastrosa, della miseria e della fame del popolo afghano, ma continuano indirettamente a cercare di aumentare la loro influenza in Afghanistan, tacendo dei crescenti crimini dei talebani. In Afghanistan l’imperialismo occidentale, guidato dagli USA, e i regimi reazionari della regione (in particolare Pakistan e Iran), hanno sempre sostenuto le forze e i regimi misogini di jehadisti e talebani.
Da quando i talebani hanno preso il potere nell’agosto 2021, ciò che ha stupito l’intero paese sono state le coraggiose manifestazioni e proteste delle donne
contro questo regime di fanatici. Le donne afghane hanno dato il loro importante contributo alla liberazione e alla lotta anti-reazionaria in diversi
periodi della nostra storia. Nonostante le continue terribili minacce, le nostre donne, educandosi e organizzandosi, continuano a opporsi a tutte le forme di
fondamentalismo, patriarcato e feudalesimo.
Sappiamo di avere voi al nostro fianco; senza alcun dubbio il nostro movimento ha una forte motivazione a proseguire la lotta, ma senza il vostro
sostegno morale, politico e finanziario il nostro lavoro sarebbe più difficile.
Tutti i vostri sforzi per noi sono molto preziosi e significativi. Il vostro sostegno ci dà la forza per continuare ad affrontare e a batterci contro i brutali talebani
e altri estremisti religiosi. Con voi al nostro fianco ci sentiamo più forti. Per spezzare le catene della prigionia delle donne, del fondamentalismo, del
fascismo e del capitalismo, è necessaria una solidarietà mondiale.

In solidarietà e sorellanza,

Revolutionary Association of the Women of Afghanistan (RAWA)

March 2023